mercoledì 22 giugno 2011

N.14 - Al j'è pèp incanêdi.

In dialetto romagnolo "incanê' la pepa" vuol dire mettere la cannuccia alla pipa (molto probabilmente ci si riferisce alle pipe in terracotta), ma può voler dire anche otturare la pipa a qualcuno per fare uno scherzo.
Quindi, "al j'è pèp incanêdi" letteralmente vuol dire "sono pipe otturate" ovvero "sono cose difficili".¹

Questa pipa è venuta fuori da un blocco di radica non preforato (questa volta ho fatto praticamente tutto io) che potete vedere in "Legna da ardere... :-)": è la placca che sta sulle altre.
Ci sono voluti un paio di giorni di raspa per cavare fuori la pipa dal legno, ma ne è valsa la pena.







Il difficile arriva qui. Dato che ho usato un bocchino a flocco, mi serviva una ghiera o una fascia metallica per evitare rotture/crepe del legno attorno al foro d' innesto. Cose che possono succedere togliendo e rimettendo il bocchino e a causa del riscaldamento/raffreddamento della pipa.



Dopo aver vagliato varie soluzioni, compresa la realizzazione di uno stampo a cera persa e seguente colata di metallo, mi è venuto in mente che forse un orefice poteva fare al caso mio.
E avevo ragione. Sono andato da questo orefice a Ravenna (non ha voluto pubblicità e quindi non ne faccio) che ha preso la cosa a mo' di sfida e mi ha fatto il lavoro in un'oretta e mezzo per 30 euro.
Una meraviglia!






Alla fine ho risolto anche le cose difficili anche con questa pipa N.14.
Considerano come stanno venendo le mie ultime pipe, sto meditando di farmi un laboratorio vero e proprio, di farmi un marchio e vedere se riesco a venderne qualcuna.

              

¹: Libero Ercolani, Vocabolario Romagnolo-Italiano, Banca Del Monte Di Ravenna

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