giovedì 10 febbraio 2011

N.2 - La lavorazione

Parte 1.

Cominciamo a dare forma a N.2 ...
Per prima cosa devo sapere che forma ha il fornello, per evitare di fare le pareti della pipa troppo piccole o, peggio, danneggiare il fornello.
Per fare questo mi servo di un calibro a corsoio (si può usare anche una normalissima asticella, ma io sono più comodo col calibro) e una matita.
Con l'asta del calibro misuro la profondità del fornello e poi ne disegno, approssimativamente, la sagoma sui lati dell'abbozzo.



Ciò fatto passo un po' di tempo a pensare alla forma che avrà la pipa finita, ma so già (come è successo con N.1) che parto con un'idea e poi, durante la lavorazione, cambio idea mille volte.

Nota:
Sarebbe opportuno anche tracciare il percorso del foro del canello, dato che nelle pipe curve può non essere parallelo al foro d'innesto del bocchino.


Parte 2.

Con il seghetto da legno porto via tutto quello che nella mia idea finale è legno in eccesso e faccio una prima impostazione della pipa.
Una cosa da evitare è di tagliare via troppo, conviene lasciare dai 2 ai 4 millimetri di legno in più. Poi ci pensa la raspa e l'olio di gomito.




Dopo diverse ore di raspa e cartavetrata...



Alla fine do una mano di impregnante naturale atossico color noce scuro, e una lucidata con la cera d'api e un panno di cotone.
Per lucidare il bocchino ho usato della pasta abrasiva.




La N.2 è finita.

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